Sperimentazione forgiatura acciaio a pacchetto

La produzione di acciaio a pacchetto coinvolge tecniche e capacità talvolta complesse, basate su una serie di nozioni teoriche ed esperienze pratiche non di poco conto.


In questa sperimentazione ho voluto sondare il terreno operativamente, ovvero cimentandomi personalmente nella realizzazione di una lama composta da 6 strati.
Sono partito quindi da un pacchetto formato da 3 strati di due differenti acciai, con diverso tenore di carbonio (C40 e C70). Ho quindi composto il pacchetto come segue:

pacchetto_acciaio

Ho unito i 3 acciai con una saldatura (moderna) e ci ho aggiungo una barra di ferro per poterci meglio lavorare, quindi ho portato la forgia a temperatura ed ho inserito il paccetto al centro del fuoco.
La prima operazione complessa, per la quale occorre una buona esperienza, è senz’altro raggiungere la temperatura di bollitura. A questa temperatura infatti il metallo inizia il processo di fusione, e sarà proprio questo stato superficiale a permettere la coesione intima dei metalli precedentemente accostati, quindi la loro saldatura. Raggiunta questa temperatura (il metallo iniziava a fondersi producendo vistose scintille) ho lasciato il pacchetto una decina di secondi ancora per poi estrarlo e martellarlo subito sull’incudine. Ho notato che i vari metalli devono uscire dalla forgia già parzialmente saldati, perché se non lo fossero i colpi di martello li potrebbero staccare.
Con alcuni riscaldamenti successivi ho appiattito la superficie per poi procedere alla fase di laminatura vera e propria, ovvero ripiegare il metallo su se stesso ottenendo un nuovo pacchetto formato dal doppio degli strati di quello precedente: in questo caso 6.

pacchetto_laminato

Il nuovo pacchetto va quindi saldato su se stesso, procedendo allo stesso modo: facendo bollire il tutto all’interno del fuoco della forgia e quindi martellandolo successivamente.
Visto il successo (seppur discreto) dell’operazione ho deciso di fermarmi e modellare la lama, tuttavia sarebbe stato possibile continuare con ripiegature successive o torsioni, ottenendo lame con raffinati disegni estetici.
Il risultato, grossolanamente levigato e ripulito, è il seguente:

dettaglio_lama_damasco

Come si può notare, nella lama sono visibili tracce degli strati dei due differenti acciai di cui è composta, ancora poco visibili perché non sottoposte a trattamenti chimici.
Qui sotto altre foto della lama allo stato attuale:

lama_coltello

punta_coltello_damasco

Una volta terminata la lucidatura della lama e la tempra, sarà possibile immergere in un bagno di acido cloridrico tutta la lama per fare in modo di accentuarne il delicato disegno. L’acido, infatti, corroderà in maniera differente i due acciai, evidenziando gli strati sulla lama stessa.

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